Testimonianza di Mun Yonju

Mun Yonju

Diplomato del Campus Takadanobaba
Klab s.p.a.

Mun si è immatricolato ad ISI a luglio del 2011 e ha iniziato a studiare giapponese da zero. Dopo un anno e mezzo si è iscritto all’università, ad un corso magistrale in business e statistica.
Ora, lavora da Klab, la software house che ha sviluppato il famoso gioco per cellulare “Love love! School Idol Festival”.

Come va al lavoro?
Mi impegna tantissimo, però mi dà molte soddisfazioni.
Qualche consiglio per gli studenti che vorrebbero lavorare in Giappone?
Se riuscite, non è una cattiva idea farsi un po' di esperienza lavorando part-time. Poi, però, quello che fa veramente la differenza è studiare il giapponese. Ma per davvero. Studiare, studiare e ancora studiare. Tanti pensano che basti entrare in una università o istituto professionale e il loro giapponese migliorerà per inerzia. Ma si sbagliano di grosso: spesso all'università o in istituti analoghi non ci sono corsi di giapponese e, se non ci si impegna a studiare ogni giorno per conto proprio, si rischia poi di non avere un livello adeguato quando arriva il momento di cercare lavoro. Che poi è quello che è successo a me, e ancora mi mangio le mani se penso a tutti i giorni in cui ho bighellonato mentre invece avrei dovuto studiare (^o^'')>.
Quali sono gli ostacoli più grandi che stai incontrando al lavoro o nella vita quotidiana?
Il linguaggio onorifico: anche se me l'ha insegnato un po' un mio collega che è entrato in azienda con me, faccio ancora fatica. Poi anche la forma causativa dei verbi mi dà parecchi problemi e, se la sbagli, sono guai.
Come se non bastasse, a noi, proprio perchè siamo stranieri, è richiesto un alto livello di giapponese: se non lo parli bene, le persone iniziano a dubitare delle tue capacità.
Il tuo sogno nel cassetto?
Fondare la mia azienda, possibilmente nel campo dell'informatica. Per ora, ho in mente di rimanere in Giappone per tre o quattro anni ma, se le cose dovessero andare bene, non sarebbe male rimanere più a lungo.

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