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30.Mar.2020

COVID-19

Per gli studenti di aprile

Nel contesto attuale della diffusione del coronavirus in tutto il mondo, ISI sta facendo del suo meglio per garantire che gli studenti possano studiare senza ansia o preoccupazione. Comunque, il 26 marzo, il governo giapponese ha annunciato una serie di cambiamenti nella sua politica di immigrazione, stabilendo restrizioni all’ingresso e ai visti per alcuni paesi.

 

A causa dell’espansione del Coronavirus, il governo giapponese ha annunciato che tutti i visti rilasciati nei seguenti paesi del Sudest asiatico e dell’Europa saranno invalidati e non saranno rilasciati nuovi visti. Inoltre, le restrizioni d’ingresso per i cittadini cinesi e sudcoreani in vigore fino alla fine di marzo sono state prorogate fino alla fine di aprile.

 

Dopo questa decisione, stiamo facendo i preparativi necessari affinché gli studenti affetti da queste misure possano frequentare le lezioni non appena potranno entrare in Giappone e continuare gli studi. Naturalmente, faremo del nostro meglio per garantire che i nostri studenti possano continuare i loro studi senza problemi una volta entrati nel corso.

Inoltre, mentre aspettiamo che i nostri studenti arrivino in Giappone, stiamo pensando alla possibilità di offrire corsi online, quindi chiediamo un po’ di pazienza finché non sarà tutto pronto.

Vi terremo informati di eventuali cambiamenti nella politica di ingresso non appena il governo giapponese li annuncerà.

Per coloro che avevano intenzione di venire in Giappone, possiamo solo chiedere  di fare attenzione al virus e avere pazienza, perché molto presto potrete venire. Nel frattempo, vi ringraziamo per la vostra collaborazione e comprensione.

【Fonte】 Annuncio del governo giapponese.  Paesi in cui il rilascio dei visti è stato sospeso e in cui i visti già rilasciati sono scaduti entro il 30 aprile (Questo periodo potrebbe essere prolungato)

 

Cina(Hong Kong e Macao)Corea del Sud, Islanda, Italia, Estonia, Austria, Paesi Bassi, Grecia, Svizzera, Svezia, Spagna, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Norvegia, Ungheria, Finlandia, Francia, Belgio, Polonia, Portogallo, Malta, Lettonia, Lituania, Liechtenstein, Lussemburgo, Irlanda, Andorra, Iran, Regno Unito, Egitto, Croazia, Cipro, San Marino, Città del Vaticano, Bulgaria, Monaco, Romania, Indonesia, Singapore, Thailandia, Filippine, Brunei, Vietnam, Malesia, Israele, Qatar, Repubblica Democratica del Congo, Bahrain e Regno Unito. (30 di marzo)

 

<A partire dal 3 aprile, la lista dei paesi ai cui abitanti è vietato l’ingresso in Giappone è stata modificata come segue>

Cina (Hong Kong e Macao), Taiwan, Vietnam, Malesia, Singapore, Indonesia, Thailandia, Filippine, Brunei, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti, Canada, Brasile, Ecuador, Cile, Panama, Bolivia, Dominica, Islanda, Irlanda, Albania, Armenia, Andorra, Italia, Regno Unito, Estonia, Austria, Paesi Bassi, Macedonia settentrionale, Cipro, Grecia, Croazia, Kosovo, San Marino, Svizzera, Svezia, Spagna, Slovacchia, Slovenia, Serbia, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Norvegia, Città del Vaticano, Ungheria, Finlandia, Francia, Bulgaria, Belgio, Polonia, Bosnia ed Erzegovina, Portogallo, Malta, Monaco, Moldavia, Montenegro, Lettonia, Lituania, Liechtenstein, Lussemburgo, Romania, Israele, Iran, Egitto, Turchia, Bahrain, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Mauritius, Marocco.(6 Aprile)

 

Restrizioni di visto a causa del Coronavirus (giapponese) (Ministero degli Affari Esteri. Comunicato del 6 marzo)

Restrizioni di visto a causa del Coronavirus (giapponese) (Ministero degli Affari Esteri. Comunicato del 18 marzo)

Restrizioni di visto a causa del Coronavirus (giapponese) (Ministero degli Affari Esteri. Comunicato del 27 marzo)

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